Quantico – Lo showrunner parla del sesto episodio

Quantico Nimah Raina

AVVISO: La seguente intervista contiene spoiler della seconda stagione di Quantico. Leggete a vostro rischio e pericolo!

I terroristi stanno mettendo in pratica le loro minacce: a fine dello scorso episodio di Quantico, Leigh (Heléne Yorke) viene trascinata via per un interrogatorio, e quando le viene concesso di tornare nella stanza in cui sono tenuti gli ostaggi, viene uccisa in modo terribile tramite il suo collare restrittivo davanti agli occhi di tutti gli ostaggi.

Qualunque cosa stiano facendo i terroristi, stanno avendo successo. Nimah (Yasmine al Massri) ha di nuovo compiuto l’inganno della gemella, facendo finta di essere Reina per poter guadagnare la fiducia ed elaborare gli indizi delle ex reclute della CIA che si trovano attorno a lei. Lydia (Tracy Ifeachor) scappa via con gli hard disk e lascia Alex (Priyanka Chopra) legata ed in trappola. Nel passato, Harry (Russell Tovey) mette Alex e Ryan sotto pressione affinché gli forniscano i loro retroscena, mentre le reclute fanno i conti con le conseguenze di aver ucciso una persona – e Alex si perde tra i ricordi durante l’anniversario della morte di Simon (Tate Ellington).
Qui sotto il produttore esecutivo Josh Safran e lo scrittore Cameron Litvack rispondono alle domande scottanti di Entertainment Weekly riguardanti l’episodio.

Iniziamo con la macabra morte di Leigh. Perché lei, perché questa morte, perché adesso?
Josh Safran:
Beh, “perché Leigh” è qualcosa che scoprirete andando avanti con la stagione. Perché quel modo di morire? Avevamo bisogno di mostrare che quei collari erano veri e che [i terroristi] facevano sul serio e sì, è terrificante. Mi dispiace, spero non stavate mangiando! Spero che non vi abbia disgustato troppo.

Come l’ha presa Heléne, e che tipo di atmosfera c’era sul set per la prima grande morte della stagione?
Safran:
So che è molto cruenta e terribile come scena, ma le uniche immagini che ho in testa sono di Heléne che balla intorno ad una pozzanghera del suo stesso sangue e che si diverte da morire. Era molto emozionata. Più sarebbe morta in modo cruento, meglio sarebbe stato per lei, quindi credo che tutti ci siamo fatti influenzare da lei. E, sai, squarciare la gola a qualcuno nella Oak Room del Plaza Hotel è sempre stato un mio sogno. [Ride] Dopo tutte quelle volte in cui Chuck e Blair si sono incontrati lì, diciamo che volevo fare la versione American Psycho di Gossip Girl.
Cameron Litvack: Ero sul set durante l’episodio 5 quando abbiamo dovuto dare la notizia ad Heléne. L’ho presa da parte e mi sono soffermato sulla questione, e la prima cosa che mi ha detto è stata “Ma sarà figo, vero? Lo renderete meraviglioso? Farà bella figura?”
Safran: Sì, [il suo entusiasmo] si è riversato su tutti.

Com’è stata assemblata l’inquadratura, con il sangue che le fuoriusciva dal collo?
Safran: Avevamo due protesi quindi abbiamo potuto girare due volte per la scena del cavo che le taglia il collo, ed avevamo un bottiglione di sangue che lo pompava su dietro al collo. La prima volta in cui l’hanno fatto, hanno pompato troppo e lo schizzo è partito da dietro il collo, facendo scendere il sangue dalla schiena fino alle gambe, per cui lei si è fatta un sacco di risate. Volevamo anche più sangue, quindi abbiamo continuato ad aggiungerne sempre di più, a David Lim [che interpreta Sebastian] e a Pearl Thusi [che interpreta Dayana] è arrivato anche in faccia. È stata una scena molto divertente da realizzare, perché sono stati tutti una grande forza… Quando guardi la scena montata, dici “Oh, è completamente raccapricciante”, e lo è davvero, ed è cruenta come è giusto che sia [per mostrare che i terroristi facevano sul serio]. Credo che ci aspettavamo di doverla eliminare nel montaggio, ma alla fine non ce n’è stato bisogno.

Continueremo a vedere Leigh nel passato? O se n’è andata dalla Fattoria perché le mancavano troppo i suoi figli?
Safran: Sfortunatamente avevamo Heléne solo per quattro episodi, era quello il nostro accordo perché lei fa parte del cast fisso di Graves della Epix.

helene-yorke

Abbiamo anche visto Nimah in azione nel presente. È schierata dalla parte dei terroristi?
Safran: Dovete continuare a guardare per avere una risposta. Ci troviamo a metà strada del nostro evento terroristico, quindi quello è un pezzo di informazione chiave che adesso allestirà i pezzi del domino che poi cadranno. [Yasmine] sapeva sin dal primo giorno [che avrebbe messo in atto lo scambio delle gemelle], quindi era elettrizzata di poter interpretare di nuovo la dualità delle gemelle.

Allora Lydia è dalla parte dei terroristi?
Safran:
Non posso dirlo, ma non vuole che i terroristi abbiano quegli hard disk. La domanda diventa se credere o meno a Lydia [sul fatto che voglia mantenere intatti quei dischi per la CIA]. Avremo una risposta anche per questo.

Parliamo del passato. La morte di Simon perseguita tutti, in particolare Alex, e culmina in un cerimonia accanto alla tomba di Simon. Com’è stato scrivere quella scena, e perché era importante riconsiderare Simon?
Safran: 
Abbiamo sempre saputo che avremmo ripreso un anno dopo il finale della prima stagione e avevamo bisogno di affrontare quella situazione. Non volevamo che la prima stagione svanisse, e per Alex non è stato così. Credo che forse sia molto difficile da notare, ma lei porta al collo una moneta israeliana. È un piccolo dettaglio che Priyanka ha pensato di aggiungere e che noi abbiamo adorato, è un modo per tenere Simon sempre in mente.
È stata davvero una bella scena da scrivere. Io sono ebreo, sono stato in diversi funerali, tante volte ho recitato il Kaddish e sapevo di volerlo fare in questa situazione. È anche stato bello riprendere questa scena. Siamo andati in questo cimitero nel Queens, erano le 11 di sera, abbiamo preso un furgoncino ed abbiamo visto la première della seconda stagione, perché il cast non l’aveva vista, e credo che questa cosa li abbia spinti, e quando hanno visto la lapide con su scritto il nome di Simon, tutti si sono emozionati. C’era foschia e faceva freddo e, non so, il tutto è sembrato perfetto. È stata una di quelle storie che sapevamo di voler raccontare e speriamo che il pubblico abbia sentito che l’abbiamo fatto in modo appropriato, perché per noi è sicuramente così.

Come avete fatto a scegliere che avrebbe recitato il Kaddish?
Safran: 
Nimah e Raina sono abili con le lingue, soprattutto Raina. Ed inoltre, il fatto che Nimah reciti questa cosa per Simon, in un certo senso ha valore di scuse nei suoi confronti per come l’ha trattato, come se avesse sentito una sorta di senso di colpa per averlo spinto fin troppo oltre.

Voglio avere dei chiarimenti su alcune cose che riguardano Harry. La storia che racconta a Sebastian è realmente vera, e stava solo cercando di gettare Ryan fuori strada? O ha proprio mentito a Sebastian?
Safran:
In realtà pensavo fosse chiaro che è vero e che ha semplicemente mentito a Ryan, ma credo che sia giusto farsi delle domande alla fine dell’episodio, perché scoprirete, proprio all’inizio del prossimo episodio, che è vero.

Harry è inoltre sincero quando dice a Ryan che non insisterà più con lui ed Alex, ma continuerà, naturalmente, ad indagare su di loro?
Safran:
Sì, Harry non è un bugiardo. Ha mentito a Ryan solo perché Ryan stava cercando di usare le sue informazioni personali contro di lui. Quella menzogna nei confronti di Ryan era una sorta di “Non posso credere che tu stia davvero cercando di manipolarmi”. Quindi potete credere ad Harry.

Un’ultima cosa: quando Sebastian sente per caso Harry mentire a Ryan, sente anche che Ryan sta lavorando per l’FBI?
Safran:
No, purtroppo quello è stato un taglio fatto per motivi di tempistica. Quella scena doveva mostrare Sebastian che prendeva posizione dietro quel muro.

Harry è diventato il nuovo personaggio più definito della stagione. Come impostate la scrittura di questo personaggio nella stanza degli scrittori e come riuscite a ricordarvi tutti i suoi strati?
Safran:
In realtà è sorprendentemente facile. Harry è stato creato per Russell, quindi quando crei un ruolo con in mente un attore specifico, crei quel ruolo con un’immagine ben precisa. Hai già visto quell’attore muoversi e parlare, e dopo che Russell ha iniziato ad interpretare Harry, dopo l’episodio 2, è stato molto facile per noi sistemare tale personaggio. Abbiamo lavorato molto su di lui, però, dandogli il più grande passato.
Litvack: Sì, la quantità di storie che gli abbiamo dato è abbastanza da riempire uno show tutto suo. Una volta avuto questo, abbiamo saputo che, a fine giornata, il mantra sarebbe stato “Harry c’è in tutto e per tutto“. Un personaggio del genere ti permette di toccare diversi argomenti e permette a lui di interagire con le persone in modi diversi, che sia antagonista o amico. Accende ogni scena in cui si trova. Ed una volta conosciuto Russell ci si chiede: cosa vuoi vedere che faccia Russell? In che situazione vogliamo vederlo? Quando stavamo sviluppando l’episodio 5, abbiamo detto, “Ok, vediamo Harry-barra-Russell ricevere il suo giusto castigo”.
Safran: In questa stagione la dinamica principale tra i personaggi, non romantica, è quella del triangolo tra Harry, Alex e Ryan. Sapevamo che avevamo due storyline, quella dell’FBI e quella della CIA. La storia della CIA è formata da Alex, Harry e Ryan, mentre quella dell’FBI è formata da Miranda, Nimah e Shelby. Era questa la nostra regola. Harry era il primo pezzo del puzzle, seguito da Owen. L’anno scorso era molto chiaro sin dall’inizio che Liam era un grande pezzo dello show, e non volevamo ripeterci di nuovo, per questo Owen è, per un po’ di episodi, messo in scena come se fosse una figura misteriosa. Credo che adesso state iniziando a saperne un po’ di più di Owen, tanto quanto di Harry.

Quali sono le conseguenze di avere Shelby sotto copertura? Ci andrà sul serio?
Safran:
È questa la domanda. Sta a Shelby. Per lei, andare sotto copertura significherebbe non essere più il contatto di Alex, quindi deve prendere questa decisione. E sarà questo il nocciolo del prossimo episodio.

Come dobbiamo interpretare il fatto che l’aver menzionato Surabaya o luoghi intorno al sudest asiatico abbia fatto scattare qualcosa nei terroristi?
Safran:
 Quello è più che un indizio in sé e per sé. In realtà quei luoghi in particolare non sono così importanti. Si tratta più di cosa quei luoghi rappresentano…
Litvack: È una chiave della porta che stiamo per aprire nei retroscena di queste storie, che aiuta a legare il passato con il presente.

C’è altro che potete anticipare in relazione al prossimo episodio?
Safran:
L’episodio della prossima settimana è un tour de force per Blair Underwood. Ha a che fare con una cosa vera che le reclute della CIA dovranno affrontare, ed è un episodio spiacevole da guardare.
Litvack: Ed un episodio spiacevole da scrivere.

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About Claire

Claire
Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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